Pubblico con piacere e orgoglio l'intervista fatta dall'amico Andrea Centenari che da spazio al nostro branch sulla rubrica "italian side" del sito Eat Sport.
Oggi inauguriamo una nuova rubrica che tratterà di un fenomeno sempre più in crescita negli ultimi anni, quello di gruppi di supporters italiani di squadre straniere, spesso neanche tra le più titolate. Iniziamo il nostro viaggio con l’Ipswich Town FC Italian Branch.
L’Ipswich Town staziona da anni a metà classifica della Championship (la seconda lega calcistica inglese) dopo la retrocessione dalla Premier League al termine della stagione 2001-2002. In quel periodo la porta dei Tractor Boys era difesa da una conoscenza del calcio italiano, Matteo Sereni (ex, tra le altre, di Sampdoria, Lazio e Brescia). Fu proprio durante la partita di Coppa Uefa di San Siro contro l’Inter di quella stagione (sconfitta per 4-1 con tripletta di Christian Vieri) che esplose definitivamente la passione per la squadra inglese da parte di Simone Longo, fondatore dell’Ipswich Town FC Italian Branch, con il quale abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere.
“La nostra passione nasce dalla squadra fantastica dell’81 che vinse la UEFA. Inoltre alcuni di noi hanno visto la partita, sempre di UEFA, del 2001 contro l’Inter a san Siro mentre negli ultimi anni, con la nascita del Branch, la passione è cresciuta andando a vedere le partite del Town oltre manica o attraverso i racconti di noi membri più datati e appassionati. Comunque per tutti al primo contatto con l’ITFC è stato amore a prima vista!”
Quanti iscritti conta il vostro club?“Siamo una quarantina da diverse parti dell’Italia e dall’Inghilterra. Il nostro obiettivo è quello di condividere la nostra passione e far conoscere il club a chi è interessato e far nascere nuovi appassionati.
A livello pratico ci prefissiamo di andare almeno una volta all’anno a vedere la squadra dal vivo preferibilmente in occasione del Supporters Day che si tiene ogni marzo. Inoltre giochiamo partite di calcio a 5 e a 7 contro altri branch raccogliendo fondi per il Charity Trust dell’Ipswich. Un buon modo per divertirci giocando e per condividere la nostra passione con altri appassionati facendo del bene”.
A livello pratico ci prefissiamo di andare almeno una volta all’anno a vedere la squadra dal vivo preferibilmente in occasione del Supporters Day che si tiene ogni marzo. Inoltre giochiamo partite di calcio a 5 e a 7 contro altri branch raccogliendo fondi per il Charity Trust dell’Ipswich. Un buon modo per divertirci giocando e per condividere la nostra passione con altri appassionati facendo del bene”.
Quali aspettative avete per questa stagione?“Per la squadra lottare per i play off mentre per noi è continuare al meglio il nostro operato”.
Che atmosfera si respira a Portman Road?“Un’atmosfera familiare, unica e da provare, difficile da descrivere. Lo stadio è bellissimo e all’avanguardia pur mantenendo sempre quell’aria vintage tipica degli stadi albionici”.
Che tipo di città è Ipswich?“Ci ha stupiti positivamente, nel senso che è molto carina e a misura d’uomo. Un posto piacevole, un centro urbano che non può prescindere dalla sua campagna e dal suo porto, dove si beve un’ottima birra e si incontra bella gente”.
Avete stretto qualche rapporto di amicizia con la tifoseria locale?“Certo, siamo riconosciuti dal supporters club ufficiale e siamo a stretto contatto con la tifoseria. Direi che ne facciamo proprio parte attiva. Siamo in contatto quotidiano con loro”.
Qual’è il vostro giocatore preferito di sempre e quale l’attuale?“Il giocatore di tutti i tempi senza dubbio è John Wark, lo conosciamo personalmente e viene sempre a salutarci quando siamo a Portman Road.
Della squadra attuale, invece, è il capitano Carlos Edwards. Lo abbiamo conosciuto quando lo abbiamo premiato come giocatore dell’anno, siamo in contatto con lui via twitter e abbiamo la sua maglia, che ci ha fatto autografare da tutti i compagni, e le sue scarpe da gioco. Un ragazzo davvero eccezionale!”.
Della squadra attuale, invece, è il capitano Carlos Edwards. Lo abbiamo conosciuto quando lo abbiamo premiato come giocatore dell’anno, siamo in contatto con lui via twitter e abbiamo la sua maglia, che ci ha fatto autografare da tutti i compagni, e le sue scarpe da gioco. Un ragazzo davvero eccezionale!”.
Simone Longo
ITFCIB
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