Vi riporto, tradotto, questo bellissimo articolo pubblicato sul programma della partita di sabato scorso contro il Leeds, scritto da Liz (Elizabeth Edwards - presidente dei supporters clubs) nella sua consueta rubrica (Voice of the fans) dopo la frustrante sconfitta per 7 a 1 di Peterborough e la conseguente difficile settimana.
Questo articolo fa capire bene lo spirito tipico dei tifosi d’oltremanica, la loro mentalità, la loro dedizione verso il proprio club e la loro fantastica cultura sportiva. Un esempio insomma di ciò che ci fa amare il calcio inglese, aldilà del calcio giocato. Un esempio da seguire che mi fa essere orgoglioso di esserne tifoso appassionato.
C’è un tifoso dell’Ipswich, che probabilmente è qui oggi, che conosce molto bene questa storia.
Immaginate la sua eccitazione essendo ragazzino nell’aspettare la giornata calcistica del Boxing Day (in Inghilterra si ha la bellissima abitudine di giocare il giorno di Santo Stefano ndr). Era l’anno 1963. Suo padre lo portò con se per la prima volta a vedere una partita dell’Ipswich. Risultato finale: Fulham 10 – Ipswich 1.
All’uscita dallo stadio, dopo la partita, il ragazzino disse al padre: “Ora so per quale squadra tifare…” il cuore di suo padre affondò, per un istante per poi sobbalzare nuovamente, quando il ragazzino aggiunse: “…è l’Ipswich, hanno bisogno del mio sostegno!”.
A Peterborough mi sono ricordata di questa storia quando un ragazzo dietro di me mi ha detto che era la sua seconda trasferta…la prima è stata quella della scorsa stagione a Londra in FA Cup contro il Chelsea (sconfitta 7 a 0 ndr).
Il ragazzo non ha di certo avuto un grande inizio per le trasferte ma non era scoraggiato; e quando assisterà alla prima vittoria del Town fuori casa sarà molto più dolce per lui!
È un po’ dura essere positivi dopo il risultato di London Road (lo stadio del Peterborough ndr) ma ci sono un paio di linee argentate tra l’oscurità totale e il cielo nuvoloso.
La prima è che quando abbiamo avuto i 4 di difesa titolari abbiamo vinto 3 a 0 a Bristol.
La seconda è una frase di David Pleat (ex giocatore, allenatore e ora commentatore sportivo inglese ndr) che dice: “Quando vinci non sei bravo quanto credi di essere e quando perdi non sei così male come loro (la stampa) credono che sei”.
Speriamo di non dover provare la seconda parte di questa citazione questo pomeriggio.
E così diamo il benvenuto al Leeds.
Abbiamo avuto delle divergenze e Ken Bates (il presidente del Leeds ndr) ha acceso la scintilla con recenti dichiarazioni.
È giusto però notare che il Leeds ha sempre l’aspettativa di essere al top di qualsiasi campionato giochi, questo aggiunge pressione alla squadra il che non è sempre d’aiuto.
Loro avranno un grande sostegno, ma noi faremo di tutto per contrastarli fare altrettanto; ci proveremo e sono sicura che ci divertiremo.
di Elizabeth Edwards
dal programma della partita Ipswich – Leeds di sabato 27 agosto 2011 nella rubrica Voice of the fans.
(traduzione a cura di Simone Longo)
ITFCIB
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