Venerdì 4
marzo 2016
Sveglia in piena notte (alle 3:30) per godere appieno della
giornata in quel di Ipswich dove (tra aereo e bus) arriviamo alle ore 11:00 e
inaspettatamente ci accoglie il sole, che non vuol dire caldo visto che sferza
il vento gelido proveniente dal mare del Nord.
Il tempo di lasciare i bagagli in hotel e siamo subito
pronti per girare la Town: prima tappa, d’obbligo, a svaligiare lo store a
Portman Road, dopodiché affamati ci dirigiamo in centro per il pranzo.
Nel pomeriggio massima libertà; qualcuno di noi preferisce
andare in camera a riposare, mentre altri continuano il loro giro tra le vie
della città; il tutto in totale relax…ci servono un po’ di energie per
affrontare la serata. Serata impegnativa: abbiamo un torneo di calcetto con
altre 3 rappresentative di tifosi dei Superblues alle ore 20:00.
Il ritrovo è alle ore 19:15 nella hall dell’hotel dove
dobbiamo affrontare la riunione tecnica della squadra che consiste in una birra
“alla goccia” subito prima di raggiungere il campo da gioco; si sa, il “gatorade
al luppolo” è il miglior integratore per affrontare una competizione sportiva!
Fa freddo, il vento sembra staccarti le mani e fa lacrimare
a più non posso, i campi da calcetto in Inghilterra hanno le sponde (il gioco
frenetico non si ferma mai) e le porticine, ma nonostante le difficoltà ci
divertiamo un sacco; chiudiamo al terzo posto, ma la cosa più importante è
esserci divertiti tutti insieme.
Stanchi morti rientriamo in hotel: doccia, mangiamo qualcosa,
beviamo ancora un po’e i più temerari escono ancora per un ultimo giro. Infine, dopo 23 ore consecutivamente
svegli, crolliamo in un sonno ristoratore. Dobbiamo ricaricare le batterie, l’indomani
ci sarà la sfida contro il Forest…
Sabato 5 marzo 2016
La mattinata inizia con un bel English breakfast e poi
tutti pronti per andare al Dove street inn (pub tipico) dove ci attendono il
direttore generale del Club, Ian Milne e la leggenda dell’Ipswich e della
nazionale inglese, Terry Butcher. Sessione di domande&risposte sorseggiando
dell’ottima birra e buttando un occhio sullo schermo per l’anticipo di Premier
Arsenal-Tottenham , due chiacchiere e qualche foto con Terry e poi tutti allo
stadio!
Una volta a Portman Road, dopo il rituale steak pie,
prendiamo
posto sugli spalti: parte la Carmina Burana e le squadre scendono in campo, si
alza il boato dei 20.000 spettatori, vengono lette le formazioni dallo speaker,
i giocatori in maglia blue si mettono in cerchio per caricarsi ed è tutto
pronto: Ipswich Town contro Nottingham Forest; si parte!
Non mi voglio soffermare sulla partita in se ma sull’atmosfera
ambientale, il pubblico rumoreggia, il vento fa cambiare il tempo ogni momento,
si inizia sotto una pioggerellina, si passa al nuvoloso, esce qualche raggio di
sole e si chiude nella bufera! Gli immancabili gabbiani volteggiano sull’impianto,
si vive appieno l’atmosfera del puro calcio inglese!
Inoltre in campo si sfidano due nobili d’inghilterra: ci
sono oltre a titoli nazionali, delle coppe europee in campo; la nostra coppa
UEFA e le loro 2 coppe dei campioni. Nell’aria aleggiano gli spiriti di Bobby
Robson e Bryan Clough è una classica del calcio inglese, intrisa di storia e
senza tempo.
Vinciamo uno a zero grazie alla rete di Pringle, siamo a un punto dai playoff con una partita in meno, ed è festa… Capitan Chambers può
andare sotto le curve a fare il suo celeberrimo fist-pump!
Ma non finisce qui per noi e l’appuntamento è al Legends bar
all’interno dello stadio: una cover band anni 80 fa da sottofondo e possiamo
incontrare gli altri tifosi, salutare vecchi amici
e conoscerne dei nuovi; tra
i vecchi amici viene a salutarci il leggendario John Wark che con l’Ipswich
vinse FA Cup e Coppa UEFA (di cui fu il capocannoniere) che ogni anno ha sempre
il piacere di incontrarci!
Il tutto sempre sorseggiando birra e sbirciando qua
e là sugli schermi il Leicester vittorioso a Watford.
La giornata finisce laddove era iniziata, al Dove street inn
pub per passare la serata tutti insieme.
Domenica 6 marzo 2016
È il tempo dei saluti e dei ringraziamenti, felici e anche
un po’ nostalgici visto che è tempo di tornare a casa.
Anche se è sbagliato dire “tornare a casa” perché “casa” è anche
là a Ipswich! Tutto sommato è solo un arrivederci, un arrivederci senza
distacco perché quando fai parte di una famiglia la porti nelle vene ovunque tu
sei. La casa, in fondo, è dove si trova il cuore…
NB: Un grazie enorme a tutti, l’ITFC, l’ITFC Supporters
Club, al nostro gruppo nessuno escluso (anche chi non è potuto venire)… Non mi
stancherò mai di dire che senza di voi, non solo tutto questo non sarebbe
possibile, non avrebbe senso!
Simone Longo
ITFC Italian Branch
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