-Presentati
Mi chiamo Simone ho 33 anni sono di Milano e sono il presidente dell’ITFC Italian branch (supporters club ufficialmente riconosciuto dall’Ipswich Town FC).
-Di quale squadra britannica sei tifoso?
Ipswich Town.
-C'è un motivo particolare che ti ha fatto scegliere questa squadra?
Mio fratello maggiore simpatizzava per questo club che lui ricordava bene quando aveva vinto la coppa UEFA nel 1981 e di conseguenza ne sono diventato simpatizzante pure io.
Poi ho vissuto in prima persona la fantastica esperienza di aver visto la partita contro l’Inter a San Siro (coppa UEFA 2001) insieme agli altri tifosi dell’Ipswich nel settore ospiti: da lì è sbocciato il vero amore che nel tempo è diventata passione allo stato puro.
-Come è iniziata la tua passione per il calcio britannico?
È iniziata da bambino, ormai più di 20 anni fa, con le prime partite di FA Cup viste in TV che con la fantasia trasferivo sul campo di Subbuteo e attraverso le pagine del mitico Guerin Sportivo.
-Sei mai stato in Gran Bretagna? Se si quante volte e quale è stato il viaggio piu' bello?
Ci sono stato una quindicina di volte (la prima volta nel 2010) soprattutto per il “mio” Ipswich ma non solo. Sono stati tutti viaggi stupendi nella terra che amo più al mondo. Difficile scegliere il più bello (ognuno ha il suo motivo per esserlo) e il legame che ho/abbiamo con il club, che è davvero fantastico, mi/ci ha consentito di vivere esperienze uniche oltre a vedere le partite, come conoscere giocatori e leggende del club, visitare gli spogliatoi e lo stadio, giocare partitelle con gli altri tifosi e uscire insieme per una cena o una pinta; insomma di poter fare tutto ciò che si può desiderare. Comunque ne cito 2: il supporters week end a Ipswich nel 2014 dove per la prima volta siamo andati in un buon numero di membri del nostro branch (una quindicina partiti da Milano) e un viaggio di una settimana fatto con la mia ragazza a ottobre 2015 dove siamo stati qualche giorno a Ipswich, poi a Hull in trasferta a seguito della squadra e infine a Londra e Stonehenge (giusto per non vivere di solo calcio!).
-Quali sono le caratteristiche del calcio britannico che piu' ti piacciono?
Passione, lealtà e tradizione che si respirano sia in campo tra i protagonisti, che fuori tra il pubblico. Mi piace la mentalità, il loro modo di intendere il calcio e lo sport in generale…lì c’è una cultura sportiva senza eguali, un’atmosfera unica e tutte le squadre, aldilà della serie in cui limitano, hanno una gran tradizione: il calcio inglese trasuda storia. E poi il football lo hanno inventato loro, sono i padri fondatori!
-Raccontaci il match che ricordi piu' volentieri..
I match che ho visto dal vivo sono tutti recenti; negli ultimi anni l’Ipswich purtroppo non ha molto brillato e ahimè non ha nemmeno disputato chissà quali partite memorabili. Detto questo anche qui ne cito 2. Uno è Ipswich – Bolton stagione 2012/13 dove lottavamo per salvarci e abbiamo vinto 1 a 0 al novantesimo; un match tiratissimo risolto grazie a un goal di Carlos Edwards che, neanche a farlo apposta, dovevamo premiare a fine partita come player of the year per il nostro branch: da li tra me e Carlos è nata un’amicizia che continua tutt’ora anche se non gioca più a Ipswich (ora milita nel Millwall e sono stato anche suo ospite al The Den)! L’altro match che ricordo volentieri è Ipswich – Blackpool della scorsa stagione; una vittoria per 3 a 2, una bella partita, ma più che altro ricordo l’atmosfera di festa visto che erano tre punti fondamentali che hanno contribuito a mandarci ai playoff. Indimenticabile anche in questo caso il dopo partita con la “end of season dinner” insieme ai calciatori. Tra i match visti in TV invece su tutti la partita di coppa UEFA 2001 vinta in casa 1 a 0 sull’Inter e la semifinale di andata della coppa di lega nel 2011 contro l’Arsenal vinta sempre a Portman Road e sempre per 1 a o.
-Ricordi il momento più "nero" della tua squadra?
Il momento più nero da quando seguo la squadra è senza dubbio la retrocessione nel 2002. Recentemente invece quello di inizio stagione 2012/13 quando siamo stati ultimi in classifica. Ma non tutti i mali vengono per nuocere: arrivò Mick McCarthy (ancora in carica) come manager e da lì abbiamo cambiato spartito salvandoci alla grande e nelle stagioni successive lottando sempre per un posto playoff!
-Il giocatore britannico preferito?
Ce ne sono stati diversi: il primo è stato Mark Hateley (la mia squadra italiana è il Milan) quando ero piccolissimo, poi anche Gazza (Paul Gascoigne) mi piaceva un sacco da ragazzino. Crescendo e informandomi ho scoperto anche quelli che non sono stati miei contemporanei, su tutti George Best. Inoltre ne ho conosciuti diversi personalmente in questi anni che hanno militato nell’Ipswich come John Wark, Terry Butcher e Kevin Beattie (protagonisti dello squadrone allenato da Bobby Robson a cavallo degli anni 70/80). Ricordo con affetto anche Michael Owen che ho ammirato per aver vinto il pallone d’oro, ma di sicuro il mio preferito in assoluto è stato David Beckham! Ringrazio Dio che ho anche avuto la fortuna di poterlo vedere giocare dal vivo: uno dei miei idoli dai tempi del Manchester United e lo sarà sempre.
-Lo stadio preferito in UK?
Portman Road è la mia casa (ho anche un mattone con il mio nome!) ma Il Craven Cottage (stadio del Fulham) per me è lo stadio più affascinante del mondo!
-In un ipotetico futuro, cosa "sogni" per la tua squadra?
Al più presto il ritorno in Premier League, anche se a mio parere la Football League è la dimensione più pura del calcio inglese. Poi, pensando in grande, una bella cavalcata europea come ai tempi di Sir Bobby Robson non sarebbe male! Comunque aldilà dei risultati sportivi sono orgoglioso per come è strutturato il club che è molto “familiare” e ha un legame unico con tutti i suoi componenti: da noi tifosi alla dirigenza, passando per la squadra e sono davvero felice di fare parte di questa famiglia!
Il branch italiano dell'Ipswich esiste dal 2007 ed era già ufficialmente riconosciuto dal club. Dopo che nel 2011 l'ho scoperto e ne sono venuto in contatto mi è stata subito assegnata la presidenza, un vero onore per me.
Ora siamo una cinquantina di iscritti da diverse parti d'Italia (qualcuno anche dall'Inghilterra). La nostra iniziativa principale è quella di partecipare come gruppo al supporters weekend annuale a Ipswich con tutti i branch dei blues delle diverse nazioni (ciò non toglie che ognuno di noi possa andare anche individualmente o in gruppi più piccoli quando vuole a seguire la squadra). Inoltre ci troviamo a vedere le partite ogni qual volta vengono trasmesse in TV. Abbiamo anche una nostra squadra di calcio a 5 o a 7: giochiamo contro rappresentative di altri branch senza obiettivi agonistici e soprattutto per raccogliere fondi per beneficenza.
ITFCIB
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