Fuga per la vittoria (Escape to victory o più semplicemente
Victory in lingua originale) è un film del 1981 diretto da John Huston,
ambientato nel periodo della seconda guerra mondiale e racconta la storia di
una partita tra 2 squadre rappresentative; una composta da prigionieri alleati
e l’altra da ufficiali della Luftwaffe. Il film, ancora oggi molto popolare,
trae spunto dalla “partita della morte” giocata nel 1942 a Kiev.
Sabato 21 maggio, in occasione del 35° anniversario, il film
sarà trasmesso a Portman Road. Ma perché trasmetterlo allo stadio e soprattutto
cosa c’entra l’Ipswich Town tutto questo?
È l’inizio dell’estate del 1981 e l’Ipswich, fresco
vincitore della coppa UEFA, è una delle squadre più in voga a livello
internazionale. Bobby Robson (l’allenatore dell’epoca che aveva diverse
conoscenze nell’ambito cinematografico), come premio per la fantastica stagione
calcistica appena conclusa, chiese ai suoi ragazzi: “chi di voi vuole prendere
parte per la realizzazione di un film?” In 5, che non avevano ancora programmato
nulla per le vacanze estive, alzarono la mano e partirono per Budapest dove si
sarebbe si sarebbero tenute le riprese e mai avrebbero immaginato di dover
stare al fianco di attori del calibro di Michael Caine e Sylvester Stallone e di
star del calcio mondiale come, su tutti, Pelè, Bobby Moore, Ardiles e Deyna. Fu
così che l’Ipswich divenne la squadra che fornì più giocatori al cast del film.
I 5 ragazzi che presero parte alla pellicola furono: John
Wark che recitò nei panni di Arthur Hayes, Russel Osman in quelli di Doug
Clure, Kevin O'Callaghan in quella di Tony Lewis, Laurie Sivell nella parte del
portiere tedesco Schmidt, e infine Kevin Beattie come controfigura di Michael
Caine e il portiere Paul Cooper come controfigura di Sylvester Stallone.
John Wark ricorda quell’estate come la migliore della sua
vita: oltre ad aver appena vinto con la squadra la coppa UEFA, da
capocannoniere della competizione, era stato nominato miglior giovane giocatore
europeo e per un semplice ragazzo scozzese come lui ritrovarsi, in occasione
del film, a passare del tempo fianco a fianco con certe celebrità fu qualcosa
di eccezionale. Ricorda ovviamente Pelè,
all’epoca quarantenne, al quale bastò un solo ciack per eseguire perfettamente
la celeberrima rovesciata e Sylvester Stallone che, nonostante non capisse
nulla di calcio, era all’apice della sua carriera fresco vincitore dell’Oscar
nei panni di Rocky. Altra curiosità è che al giorno d’oggi spesso, John, viene
fermato per strada dai più giovani e gli viene chiesto se lui è quello del film
ai quali risponde sorridendo: “si sono io, ma ho anche giocato a calcio ad alti
livelli per 25 anni!” (facendo capire che in primis vorrebbe essere ricordato
per la sua grande carriera da calciatore). Un’ultima chicca è che per via del
suo fortissimo e incomprensibile accento di Glasgow, Wark, è stato l’unico
attore di lingua inglese doppiato. Molto più conciso a riguardo Kevin Beattie
al quale alla mente giungono, oltre agli stessi ricordi del compagno e amico
per la magnifica esperienza, soprattutto i momenti passati con l’immenso Bobby
Moore al bar dell’Hotel tra una ripresa e l’altra!
Ora non rimane per chi non abbia mai visto questo film di
vederlo e per chi lo ha già visto di riguardarlo!
ITFCIB
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