Bobby Robson nasce il 18 febbraio 1933 a Sacriston. È stato
un calciatore negli anni 50 e 60 giocando come centrocampista per il Fulham e
il West Bromwich Albion prima di chiudere la carriera oltreoceano nei Vancouver
Royals. Ha inoltre totalizzato 20 presenze segnando 4 reti con la nazionale
Inglese.
Dotato di un’innata e spiccata intelligenza, sia in campo
che fuori, su consiglio dell’allenatore dell’Inghilterra Walter Winterbottom frequenta,
quando è ancora nel pieno della sua carriera di calciatore, il corso per
allenatori.
Nel 1968 diventa allenatore di quella che era stata la sua
squadra da calciatore per tanti anni: il Fulham. Il club dell’omonimo quartiere
londinese all’epoca non è in un gran momento ed è appena retrocesso in seconda
divisione e per Robson non è di certo un’inizio facile.
In una giornata di novembre, dopo pochi mesi dal suo nuovo
incarico, come ogni giorno Bobby si sta recando ad allenare la squadra; quella
volta però non arriverà a Craven Cottage: infatti, giunto alla fermata di
Putney Bridge, appena uscito dalla stazione il suo sguardo viene catturato da
un cartellone di quelli che riportano i titoli di giornale esposti fuori dalle
edicole e, su quel cartellone, legge (senza che nessuno della società gli abbia
fatto sapere nulla prima) “Robson licenziato”.
Nonostante la delusione, non tanto per l’esonero (fa parte
del mestiere) ma per le modalità con cui è avvenuto, il giovane allenatore non
riesce a staccarsi dal mondo del calcio; il sogno ovviamente è quello di
trovare un nuovo club da allenare quanto prima ma, nell’attesa, accetta subito
l’incarico di osservatore per conto dell’allora manager del Chelsea Dave
Sexton.
È una mattina del gennaio del 1969 e Robson parte per il
Suffolk in cerca di giovani talenti quando, giunto a Portman Road, incontra
casualmente il direttore dell’Ipswich Town Murray Sangster. L’incontro non è
programmato ma si rivela quanto mai produttivo; in quel momento la carica di
allenatore dei blues è vacante e il signor Sangster ha un lampo di genio:
chiede a Robson se è interessato a prendere il comando della squadra, Bobby non
se lo fa ripetere una seconda volta (al tempo l’Ipswich militava nella massima
serie) e diventa il manager dell’Ipswich Town FC!
Dopo 4 stagioni in cui l’Ipswich si piazza a metà classifica
nel 1974 arrivano le prime soddisfazioni; la squadra si classifica al quarto
posto in campionato e vince la Texaco Cup in finale conto gli acerrimi rivali
del Norwich. Nei successivi 4 campionati la compagine i blues si piazzano
sempre nelle prime posizioni della classifica
(nell’ordine 4°,3°,6° e 3° posto) e partecipano stabilmente alla coppa
UEFA dove, addirittura, nel 73/74 all’esordio nel primo turno, eliminano il
Real Madrid e nel 77/78 si tolgono la soddisfazione di battere per 3 a 0 a
Portman Road il Barcellona.
Siamo così alla stagione 1977/78, il campionato non è
esaltante e la squadra riesce comunque a ottenere la salvezza, ma in FA Cup il
cammino è da favola: vengono eliminate nell’ordine: Cardiff, Hartlepool,
Bristol Rovers, Millwall e West Bromwich Albion: a 100 anni di distanza dalla
sua fondazione l’Ipswich è alla sua prima finale di Coppa d’Inghilterra. Si
gioca il 6 maggio 1978 a Wembley e l’avversario è il ben più quotato Arsenal.
Davanti a 100.000 spettatori i blues scendono in campo con la seguente
formazione: 1 Cooper, 2 Burley, 3 Mills, 4 Talbot, 5 Hunter, 6 Beattie, 7
Osborne, 8 Wark, 9 Mariner, 10 Geddis, 11 Woods. Il Town gioca libero,
spensierato e sembra divertirsi nonostante sia sfavorito; domina il gioco ma a
15 minuti dalla fine il risultato è ancora sullo 0 a 0 nonostante 3 legni
colpiti (2 dei quali da un giovanissimo John Wark). Si arriva al 77’ quando una
palla vaga nell’area dei gunners… interviene Roger Osborne a pochi passi dalla porta
e mette il pallone in rete: è il delirio!!! Addirittura subito dopo il goal
segnato Osborne sommerso dall’emozione dev’essere sostituito (entra al suo
posto Lambert) ancor prima di riprendere il gioco. Mancano ancora 13 minuti ma
l’Arsenal è ormai al tappeto e non riesce a pareggiare. I ragazzi in maglia blu
possono salire i celebri 39 gradini che conducono al palco reale guidati dal
capitano Mick Mills che può ricevere e sollevare la coppa dinnanzi a un mare di
tifosi di blu e bianco vestiti! Per Bobby Robson è il primo trofeo da
allenatore e per l’Ipswich Town è la prima FA Cup vinta, il secondo trofeo che
conta per il club dopo il campionato vinto nel 1962.
Si è scritta la storia e la prima parte di una favola,
quella dell’Ipswich Town allenato da Bobby Robson.
Simone Longo
ITFCIB
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